MURANO
Murano si erge su un sistema di isole congiunte da ponti ed è percorsa al suo interno da un Canal Grande. Quest’isola della Laguna veneziana è celebre in tutto il mondo per le creazioni artistiche dei maestri vetrai che aprono abitualmente le porte delle loro botteghe, per questo motivo è chiamata anche l’isola “dei fuochi”, per le numerose fornaci che la abitano.
L’antica Murano fino al Settecento, era un’isola molto ricca di orti, canali, chiese (ben 17!), residenze nobiliari, ospizi e conventi.
Come Burano e Torcello, Amuranium, il suo antico nome, fu uno dei centri della Laguna Veneta fondati dai profughi di Altino, scampati alle invasioni barbariche.
All’inizio dell’Ottocento molti edifici antichi furono distrutti o mutilati. A seguito della ripresa economica legata all’arte vetraria, al posto degli orti si costruirono nuovi edifici e molti canali furono interrati.
Oggi rimangono solo tre monumentali chiese (Santa Maria e Donato, San Pietro Martire, Santa Maria Degli Angeli), mentre sono visibili i resti di alcune altre chiese come Santa Chiara, San Maffio e Santo Stefano. A queste si aggiunge l’oratorio dei Santi Giuseppe e Teresa con il vicino ospizio Briati.
Tra i palazzi muranesi spiccano il Palazzo da Mula, con decorazioni risalenti al XII-XIII secolo, Palazzo Giustiniani, antica sede dei Vescovi di Torcello e ora sede del Museo del Vetro, e infine Palazzo Trevisan, in stile palladiano.
L’isola ha un Faro, una costruzione cilindrica in pietra d’Istria.
Nonostante la sua posizione interna rispetto al mare ha il ruolo di illuminare la bocca di porto del Lido. Durante l’alto Medioevo, il faro era di legno e con i fuochi accesi serviva ad illuminare la Laguna.
Alla fine del XIII si decretò che le vetrerie di Venezia (attive già prima del mille), fossero trasferite a Murano per motivi di sicurezza, poiché i forni dei laboratori erano spesso responsabili di disastrosi incendi alle abitazioni veneziane, costruite principalmente in legno.
L’isola di Murano da questo momento divenne nota in tutto il mondo per la lavorazione del vetro e divenne meta di vacanze per artisti e per molte famiglie aristocratiche, le quali qui fecero costruire ville, palazzi, chiese e monasteri.
Aver trasferito le fabbriche del vetro da Venezia a Murano servì alla Serenissima a controllare meglio la produzione e a tenere sotto controllo i maestri Vetrai, che potevano uscire dall’isola solo con un permesso speciale.
L’isola è raggiungibile con i mezzi pubblici dell’ACTV, sia da Piazzale Roma che dalle Fondamenta Nuove.
Punti di interesse: Santa Maria e Donato, San Pietro Martire, Santa Maria Degli Angeli, Palazzo da Mula, Museo del Vetro, Faro e le vetrerie.
Linee ACTV: 3 – 4.1 – 4.2 – 7- 12 -13- 18 –NMU
BURANO
L’isola di Burano è collocata al centro della laguna nord. Il suo territorio è costituito da quattro isole, collegate tra loro da sette ponti. L’isola di Burano è inoltre unita tramite un ponte, ricostruito recentemente, a Mazzorbo che a sua volta comprende due isole, anch’esse tra loro connesse.
Nel corso delle invasioni prima gotiche e poi longobarde, le popolazioni della terraferma, quelle di Oderzo e di Altino, si rifugiarono nelle isole della laguna nord nel VI secolo. In seguito all’occupazione della loro città, nel 639, gli opitergini fondarono Civitas Nova, sede del nuovo governo, mentre gli Altinati trasferirono la sede religiosa a Torcello, mantenendo ad Altino il titolo episcopale. Da questo momento Torcello diventò un’isola importante, mentre Burano era un centro minore. Tuttavia l’isola di Burano non fu mai disabitata e attualmente è l’isola più popolosa della laguna nord.
Nasce come isola di pescatori, le barche ormeggiate lungo rive e canali mostrano infatti come la pesca era, e continua ad essere, la principale attività dell’isola, seguita dalla cantieristica con i tipici squeri, officine artigiane dove si fabbricano ancora barche a remi.
Tuttavia sin dal periodo rinascimentale conosce fama grazie all’arte del merletto. Il pizzo infatti era utilizzato come ornamento per le suppellettili domestiche e per gli abiti femminili, e da semplice passatempo di nobildonne e religiose qui a Burano, e in altre isole della laguna veneta, divenne una professione vera e propria per la popolazione femminile. Nel 1872 venne istituita la Scuola del Merletto a Burano. Nella sua sede oggi sorge il Museo del Merletto.
Burano è famosa oggi anche per le sue abitazioni coloratissime. Infatti ogni famiglia dipinge la propria casa con colori intensi per distinguerla dalle altre e renderla riconoscibile da lontano.
Il centro abitato di Burano si divide tutt’oggi in cinque frazioni collegate da ponti: San Martino Destro, San Martino Sinistro, San Mauro, Giudecca e Terranova che sono separate tra loro dai rispettivi canali: Rio Ponticello, Rio Zuecca e Rio Terranova.
Il centro dell’isola è Piazza Baldassare Galuppi (celebre musicista del Settecento detto il Buranello) realizzata interrando un canale, sulla quale si affaccia la cinquecentesca Chiesa di San Martino con l’attiguo Oratorio di Santa Barbara, che ospita la più importante raccolta di opere d’arte dell’isola. Accanto alla chiesa si staglia il campanile settecentesco, caratteristico per la sua forte pendenza.
Nella Piazza Galuppi si trova inoltre il Museo del Merletto, uno spazio che offre oggi non solo l’esposizione di pezzi di grande valore, ma anche la possibilità di osservare dal vero le tecniche di lavorazione proposte dalle merlettaie, ancora oggi depositarie di quest’arte e presenti al mattino in museo.
Punti di interesse: Piazza Baldassarre Galuppi, Chiesa di San Martino, Oratorio di Santa Barbara, Museo del Merletto, case colorate, Pescaria Vecia
Linee ACTV: 9 – 12 – 18 – NLN
TORCELLO
L’isola di Torcello è una delle isole della laguna settentrionale di Venezia. Fu una città importante e sede vescovile fino alla metà del XVII secolo, di cui oggi rimangono solo le vestigia, a memoria dell’antico passato.
La storia di Torcello risale all’epoca romana, quando probabilmente l’isola fu lo sbocco a mare dell’antica città di Altino.
E proprio gli abitanti di questa città vi si rifugiarono nel VII secolo, fondando la famosa basilica torcellana di Santa Maria nel lontano 639.
Fra i secoli VII e X Torcello deve il suo maggior sviluppo grazie al commercio, alle saline, alle industrie metallurgiche, vetrarie e laniere.
Nel corso dei secoli successivi, tuttavia, l’accentramento delle attività economiche a Venezia e il graduale impaludamento della laguna portarono alla decadenza dell’isola.
Pochi sono i monumenti che testimoniano il fiorente passato dell’isola: il complesso monumentale composto dalla Cattedrale
dedicata a Santa Maria Assunta, dai resti del Battistero e dalla vicina Chiesa di Santa Fosca; i resti del Monastero di San Giovanni Evangelista, il Trono di Attila, il Palazzo del Consiglio e il Palazzo dell’Archivio, ora sede del Museo di Torcello, che ospita i numerosi reperti romani, bizantini e medievali che giacevano sparsi nell’isola.
Nella Sezione Medievale e Moderna sono conservati reperti paleocristiani, altomedievali e medievali, la cui provenienza da
Torcello e dalle isole che la circondano è, per la gran parte praticamente accertata.
La Sezione Archeologica ospita invece reperti rinvenuti in area veneta e nel territorio lagunare, nonché materiali di varia provenienza tra i quali una serie di statuette egizie, coprendo un arco cronologico che va dal paleolitico alla tarda romanità.
L’isola ora è abitata da una decina di persone e vive soprattutto di turismo. Vi si trova anche la famosa Locanda Cipriani, che ha ospitato in passato personaggi celebri come la Regina Elisabetta II d’Inghilterra, il Principe Carlo e Lady Diana, la soprano Maria Callas, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, il comico e attore Charlie Chaplin e lo scrittore Ernest Hemingway.
Lo scrittore americano soggiornò molte volte nella locanda a partire dal 1948. Qui amava rilassarsi e da qui partiva per delle battute di caccia nelle lagune attorno a Torcello. Fu qui inoltre che lo scrittore scrisse il romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”.
Punti di interesse: Cattedrale Santa Maria Assunta, Battistero, Chiesa di Santa Fosca, Museo di Torcello, Trono di Attila e Ponte del Diavolo.
Linee ACTV: 9 – 12 – NLN
COME RAGGIUNGERE MURANO, BURANO E TORCELLO
Si possono raggiungere e visitare le isole direttamente da Sottomarina con le escursioni organizzate da Raffaello Navigazione o con i vaporetti delle linee ACTV sopra indicate.