A una decina di chilometri da Chioggia lungo la statale Romea SS 309, in direzione Ravenna, tra la frazione di Sant’Anna e quella di Cavanella d’Adige, si trova una Riserva Naturale Integrale, chiamata Bosco Nordio, un bosco antico più di 1000 anni che rappresenta un importante relitto delle foreste ampiamente diffuse in passato nel litorale dell’alto Adriatico.
Il bosco è caratterizzato dalla presenza di specie mediterranee, quali il leccio, la farnia, il pino marittimo, il tiglio, il pioppo bianco e l’ontano nero, il pungitopo, l’asparago pungente, la robbia, la clematide, il caprifoglio mediterraneo.
La particolare collocazione geografica di Bosco Nordio determina interessanti presenze faunistiche. Fino a qualche anno fa, l’aspetto più appariscente della fauna era senza dubbio la presenza di un rilevante numero di daini, introdotti nella riserva nel 1964. Diffusa era anche la presenza del tasso. Tra i mammiferi, da sempre presenti, la lepre, il riccio e la donnola.
Oltre ad ospitare nelle zone umide naturali una notevole varietà di anfibi, rettili e mammiferi che un tempo erano presenti quasi ovunque nelle nostre zone boscate di pianura (biscia d’acqua, ramarro, biacco, tritone, rana, riccio, donnola, ecc.), la Riserva Naturale Integrale di Bosco Nordio è anche un importante sito di nidificazione e rifugio per molte specie di uccelli, alcune delle quali, tipicamente di foresta, tra le quali: il falco di palude, il gufo di palude, il torcicollo, l’usignolo, il cuculo. A queste si aggiungono innumerevoli elementi dell’avifauna che si sono insediati in modo permanente trovando l’habitat ideale sia per il cibo che per il loro rifugio: il fagiano, la civetta, la garzetta, l’airone cinerino, il colombaccio, l’allocco, il picchio nero, il pettirosso.
Bosco Nordio è situato sul sistema di dune più antico del litorale veneto compreso tra Chioggia (VE) ed il fiume Po che probabilmente risale ad almeno 2 mila anni fa.
L’apparato dunale del bosco e del tratto di Rosolina mare (RO) sono il risultato dell’opera costruttiva dei fiumi Po e Adige durante questi ultimi 4000 anni.
Bosco Nordio, che un tempo veniva chiamato Fosson o Cerreto, sembra avere origine preromana. Fu prima di proprietà della città di Chioggia, fu poi dato alla famiglia Nordio nel 1565, la quale, allo scopo forse di coltivare il terreno, distrusse completamente il bosco. Andrea Nordio, alla fine del XVIII sec., fece però piantare una pineta a pino domestico, sui resti dell’antico boschetto a leccio, lauro ed altre specie mediterranee che rappresentavano “l’antico abito del bosco” .
Nel 1959 fu venduto all’ex Azienda di Stato per le Foreste Demaniali e venne istituita la Riserva Naturale Integrale con D.M. 26/7/1971.
Oggi è gestito da Veneto Agricoltura.
Si può accedere al Bosco su prenotazione con guida naturalistica.
Per ulteriori informazioni, visita il sito: www.parks.it/riserva.bosco.nordio.